Rinnovo concessioni demaniali, Pizzolante: le linee guida del ministro Gnudi difendono le specificità delle Regioni
Sarà una legge quadro che lascerà margini alle Regioni per tutelare e valorizzare le differenti specificità, quella che il governo attuerà (conseguenza della delega contenuta nella Legge Comunitaria 2010 approvata nel mese di luglio del 2011) in vista del rinnovo delle concessioni demaniali ai balneari, all’asta nel 2016. Le altre linee guida che il ministro Piero Gnudi ha illustrato oggi ai parlamentari riguardano l’esclusione dall’evidenza pubblica del canone (vale a dire che non ci sarà una gara al rialzo sui valori economici della concessione), il piano di programmazione degli investimenti e dei servizi che gli offerenti dovranno presentare e che sarà oggetto di punteggio, il riconoscimento di un premio ai concessionari attualmente titolari in funzione degli anni di esperienza e della professionalità acquisita, la durata della nuova concessione che sarà compresa fra i 6 e i 25 anni in funzione degli investimenti.
“E’ positiva l’esclusione dei canoni dall’evidenza pubblica”, ha detto Sergio Pizzolante (Pdl) intervenendo. “In sostanza – spiega Pizzolante - chi intende subentrare nella gestione di una concessione esistente deve preliminarmente impegnarsi a corrispondere il valore d’impresa definito da perizie asseverate, deve inoltre battere il concessionario sul valore della proposta e su premi aggiuntivi che debbono arrivare almeno a più 40 per cento del valore dell’offerta stessa. In questo modo si intende tutelare le imprese balneari per ragioni economiche e sociali e per il loro ruolo di pubblica utilità”.